Rina, multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica, ed Eni hanno firmato un accordo per sviluppare l’uso di carburanti green sulle navi, la valutazione delle emissioni di CO2 di questi carburanti (dalla produzione al consumo) e la sperimentazione della cattura del carbonio (CCS) a bordo.
L’accordo prevede il coinvolgimento delle due aziende per sviluppare l’utilizzo nel settore navale di biocarburante HVO (Hydrogenated Vegetable Oil), prodotto da Eni nelle bioraffinerie di Venezia e Gela, e di altri vettori energetici, come ad esempio idrogeno e ammoniaca “blu” o “verde” provenienti da materie prime biogeniche, rinnovabili o di scarto non in competizione con la filiera alimentare.
L’accordo prevede anche lo sviluppo di iniziative che coinvolgano l’intera catena logistica dei nuovi vettori energetici e l’adozione di metodologie certificate per il computo “tassonometrico” dei benefici in termini di minori emissioni di CO2 resi possibili dai nuovi vettori lungo tutta la catena del valore.
Sarà inoltre valutata la possibilità di realizzare sperimentazioni e progetti pilota anche nell’ambito dei processi di cattura a bordo delle emissioni di CO2, per contribuire a perseguire gli obiettivi di sostenibilità del settore navale.